Lì dove c'era la De Marco

Anno
2011
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Lì dove c'era la De Marco

Via Trinchese angolo Cavallotti, è bianca la pelle del nuovo fabbricato

Via Trinchese è, a Lecce, la linea che unisce l'anima barocca del centro storico con la parte moderna e commerciale della città, quella cresciuta ai tempi della prima espansione urbana, negli anni Cinquanta, all'indomani della venuta dei Trecentomila per il Congresso Eucaristico Internazionale.
Quel limite-storico angolo cittadino fra la via Salvatore Trinchese e il viale Felice Cavallotti, lì dove c'era la Farmacia De Marco - si riqualifica divenendo luogo di un nuovo fabbricato realizzato da Leo Costruzioni e concepito dallo Studio di Ingegneria Giancane.
Un fabbricato che ben si inserisce, con le innovative tecnologie che lo contraddistinguono, in un contesto caratterizzato da un lato dall'architettura "tardo neo-classica" del grande edificio del Cesare Battisti che abita il viale e dall'altro dalla fabbrica, anche questa "Novecentesca" del palazzo delle Suore Stimmatine.
Ed ecco che, dopo circa due anni di lavori, camminando lungo l'arteria principale dello shopping leccese, i più avranno notato la gradevole novità. Ciò che fino a pochi giorni fa, era celato dietro lunghi teli bianchi, destando la curiosità dei passanti, oggi finalmente è ben visibile.
L'immobile, alto circa 18 metri con una superficie commerciale di 600 mq, si sviluppa su tre piani interrati e cinque piani fuori terra. Al piano terra ed al primo piano troveranno collocazione due locali commerciali. Ritornerà nel luogo di origine la gioielleria Lavinia alla quale andrà ad affiancarsi il negozio di abbigliamento Terranova. Ai piani superiori, invece, sono locati appartamenti di indiscussa qualità e prestigio.
La novità apportata a questo angolo di Lecce è sostanziale, soprattutto per ciò che riguarda l'involucro esterno del fabbricato. La "pelle" di un edificio è una delle sfide più interessanti affrontate da architetti ed ingegneri nel corso dei secoli. A seguito di varie sperimentazione negli ultimi anni sempre
più progettisti utilizzano come rivestimento per i fabbricati la "facciata ventilata" detta anche "parete ventilata".
Il sistema costruttivo della facciata ventilata, architettonicamente "abbraccia" l'edificio e lo lascia respirare, garantendo, attraverso il movimento dell'aria, il mantenimento del calore in inverno e il raffreddamento in estate.
Una tecnologia modernissima, che perfettamente si armonizza con l'intorno. Un plauso, per questo, va ai progettisti, che per inserire al meglio il fabbricato nel contesto urbano, hanno scelto una tonalità di colore per il rivestimento che richiama quello della nosta pietra leccese, materiale principe dell'architettura circostante e locale.
Ora, soddisfatta la curiosità su ciò che fino ad oggi celava quel cantiere, non resta che aspettare la definitiva innaugurazione che permetterà a Lecce di dare il benvenuto al nuovo "nato" che certo sarà luogo di una nuova "storia" urbana.

Ro. Ma.

da "il Paese Nuovo" di domenica 23 ottobre 2011